Carlo Magno e il Sacro Romano Impero.
è con un misto di gioia ed emozione che, in qualità di Presidente
dell'Accademia, apro, anche se virtualmente, l'incontro programmato dell'anno
2020 dell'Accademia del Sacro Romano Impero - Schola Palatina di Aquisgrana -
su: l'Europa di Carlo Magno, confidiamo che entro il mese di giugno 2021
si possa proseguire con il programma Accademico, ufficializzando il nuovo
Organigramma, essendo giunto a naturale scadenza quello attualmente in
vigore. Con la sempre attenta supervisione del nostro Gran Maestro
dell'Ordine nobiliare del Sacro Romano Impero, Principe Enrico Giuliano di
Sant'Andrea, di diritto Magnifico Rettore dell'Accademia, verranno
valutate le candidature per il premio Otto d'Asburgo 2021 e le proposte
riguardanti l'attività formativa, collegando le iniziative e gli eventi secondo
una logica tematica di comune interesse con le specializzazioni presiedute da
quanti andranno a formare il Senato Accademico.
Mi permetto una brevissima introduzione sul tema di oggi.
Dopo l'avvento dell'Islam si vengono a contrapporre 3 Imperi:
quello più antico, bizantino; quello islamico
e il terzo, il più giovane, quello formato da Carlo, che nel 25 dicembre dell'800 viene incoronato dal Papa
Leone III formando il Sacro Romano Impero, Sacro perché
cristiano, Romano perché voleva teoricamente
seguire l'impronta dell'impero Romano, Impero perché
riuniva diverse etnie (non regno perché nel regno è racchiusa una sola etnia).
Vista la molteplicità delle etnie, religioni, usi
e costumi riuniti sotto lo stesso impero non fu certamente facile per Carlo
governare degnamente, anche per la debolezza degli altri organi politici.
Nella Basilica di San Pietro.
Rota Porphiretica.
E’ un grande disco di prezioso porfido rosso di 2,6 metri di diametro. Già era presente nella vecchia basilica dal IX secolo d.C. e svolgeva una funzione importantissima. Proprio su questo disco, a partire da Carlo Magno, tutti gli imperatori dovevano inginocchiarsi per essere incoronati dal Papa in persona.
Oggi la Rota Porphiretica viene calpestata continuamente da centinaia di visitatori, spesso ignari di cosa abbiano realmente sotto i loro piedi. E’ uno dei rarissimi pezzi salvati del pavimento della Basilica Costantiniana ed è stato posizionato all’interno di San Pietro, proprio davanti all’ingresso principale. Se vi capiterà di entrare nella Basilica di San Pietro, quando metterete i piedi sopra il grande disco di porfido, ricordatevi che proprio lì sopra si inginocchiò Carlo Magno in persona e gli altri potenti imperatori.
Oggi parliamo di Europa e di Euro ma dovremmo
sempre ricordare le “Radici” della nostra Storia, dall’Antica Roma al Sacro
Romano Impero di Carlo Magno.
E non solo Carlo Magno crea una nuova Europa ma rende legale la prima moneta internazionale, il "denaro/denier", con la sua riforma monetaria.
Il nome denier è derivato da quello dell'antica
moneta Romana, il denario.
Chiudo con una nota su: "La Cattedrale di Aquisgrana".
Storia.
Nel 786, Carlo Magno diede inizio alla
costruzione della cappella del suo palazzo, la Cappella Palatina, che costituisce il
nucleo più antico della cattedrale.
Per 600 anni, dal 936 al 1531, la cattedrale di Aquisgrana fu la chiesa di incoronazione per 30 regnanti del Sacro Romano Impero.
Nei secoli successivi, la cattedrale venne
arricchita di nuove cappelle laterali, in vario stile. La cattedrale di
Aquisgrana è stata il primo monumento tedesco ad essere incluso, nel 1978,
nelle lista dell'UNESCO dei Patrimonio dell'umanità, come pure è stato uno dei primi tre beni storici in
Europa.
È inoltre candidato come una delle sette meraviglie moderne.
Tomba di Carlo Magno.
Alla sua morte, nell'814, Carlo Magno fu sepolto
nella sua cattedrale, dove i suoi resti sono tuttora conservati in uno scrigno,
insieme al suo trono e il suo busto reliquiario.
Nell'anno 1000, Ottone III fece aprire la cripta
di Carlo Magno. Si disse che il corpo dell'imperatore fu trovato in notevole
stato di conservazione, seduto su un trono di marmo, vestito con gli abiti
imperiali, con la sua corona in testa, con i Vangeli aperti in grembo e lo
scettro in mano. Nella tomba vennero ritrovati l’evangeliario e ricordi dell'Incoronazione.
Un grande affresco che rappresenta Ottone e i
suoi nobili che ammirano l'imperatore defunto fu dipinto sulla parete della
sala grande del municipio.
Nel 1165, l'imperatore Federico Barbarossa aprì
ancora la cripta e fece disporre le spoglie in un sarcofago scolpito nel marmo,
che si diceva essere quello in cui Augusto fu sepolto. Le ossa vi riposarono
fino al 1215, quando Federico II le fece trasferire in uno scrigno di oro e
argento.
Per sopportare l'enorme flusso di pellegrini, tra
il 1355 e il 1414 fu costruito un coro in stile gotico, che fu consacrato
nell'anno 1414, seicentesimo anniversario della morte di Carlo Magno.
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e Sintesi di Giancarlo Bertollini
Roma, lì Sabato 19 dicembre 2020
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